Il cornetto dove lo metto

Due giorni fa ormai, sono stata nella pasticceria di Cédric Grolet al Berkeley. Ora mi rendo conto che il titolo di questo post sia abbastanza stupido, ma la verità è questa. Dove si mettono i cornetti o croissant? Sotto una campana di vetro.

Esattamente sotto vetro. E non scherzo. C’è questo bancon bianco gigante, con i croissant, il pan ou chocolat e un altro che non mi ricordo come, e basta. Per fare bella mostra di se sono anche sotto una campana di vetro, giusto per farli vedere meglio.

Il gusto? devo dire che mi aspettavo di più, soprattutto dal croissant. L’altro dolcetto di cui non ricordo il nome invece era spaziale devo dire.

Ma io sognavo tutte quelle belle torte pannose…con la frutta….invece ho scoperto che quelle vanno riservate e che ci sono, nel pomeriggio. Nulla. Tornerò la prossima volta.

Ora la cosa che mi ha fatto pensare era la fila di persone, come la sottoscritta devo dire, per due croissant da portare via. Almeno comunque posso dire che ci sono stata. Posso esprimere un giudizio a ragione.

La stranezza di questi giorni non è passata, anche se il carboidrato aiuta molto secondo me, e anche stare un pò a Chelsea e respirare un buon profumo nell’aria, fare un giro per i negozi, e sentirsi si piccola e sorda, ma almeno in un bel posto.

Io so che nulla potrà cambiare la mia condizione, neanche un miracolo (ormai) ma sono molto stanca di sentire dire ” ah, ma sei te che fai e crei la tua condizione”. e questo è verissimo. Sono d’accordo. Io mi faccio forza, mi sono sempre rialzata (e non mi sto lamentando). Ho preso un discreto dito medio dalla vita…ma si tratta di un discorso tra la vita e me. Ha vinto lei no..o meglio la sfiga, la sfortuna.

Ma se ci mette lo zampino un’altra persona, che non ti conosce, non sa niente di te, di come sei, di quello che sei adesso, delle rughe, di come sei diventata così e perchè… beh, in quel caso non si tratta di una partita tra me e la sfiga o il fato o il destino…è come dico sempre…”la gente dovrebbe stare zitta”.

Detto questo, vorrei stare in quella pasticceria a vita….messa li, su un bancone con i croissant, sotto una campana di vetro. Così nessuno ti dice niente.

Li, come in una bolla.