Immunosoppressori
L’altro giorno una mia amica mi ha chiesto cosa fossero gli immunosoppressori. Mi sono resa conto che nonostante abbia una malattia autoimmune, non avevo mai spiegato o comunque fatto un cenno (un piccolo richiamo forse) ai farmaci e agli immunosppressori e terapia.
Allora gli immunosoppressori sono dei farmaci che regolano il nostro sistema immunitario impazzito. Una malattia autoimmune è quando il tuo sistema immunitario va nei pazzi e invece di attacca i tessuti sani.
La mia malattia autoimmune (rara) ha fatto si che il mio sistema immunitario attaccasse le meningi, le pachimeningi e visto che erano li vicino pure il nervo acustico rendendomi sorda.
Come si fa stare buono e tranquillo il sistema immunitario impazzito? Con gli immunosoppressori. Ce ne sono di tanti tipi, quelli più forti, quelli più leggeri, quelli per via orale e quelli che devi fare per via endovenosa. Alcuni funzionano per patologie specifiche, altre volte occorre vedere come si evolve il quadro clinico (io, ad esempio con uina malattia rara, hanno provato, per vedere se con alcuni farmaci stavo bene e con altri no).
Il cortisone viene sempre somministrato perchè riduce l’infiammazione del sistema immunitario. Non si può usare per lunghi periodi o comunuqe il dosaggio deve essere sempre scrupoloso. (il cortisone non fa dormire, mi ha fatto pesare 75 kg, essere gonfia, irrequieta, sbalzi umorali e chi più ne ha più ne metta). Io no ho avuto dosi massicce.
Il primo immunosoppressore che mi hanno dato è stato il ciclofosfmaide. farmaco chemioterapico, bello forte. Endovena sotto stretti controlli medici. Infusioni ogni 40 gg. Effetti collaterali: nausea, perdita dei capelli, menopausa anticipata, sterilità, sistema immunitario inesistente.
Poi fatti i primi due cicli (due cicli da tre sedute ciascuno) hanno deciso di passare all’azatioprina, in pasticche. Un immunosopprssore per via orale. Anche questo sotto stretto controllo medico, per poter valutare il dosaggio esatto. Ci vuole un pò di tempo per entrare in circolo, e in quel mese ho avuto una ricaduta. La malattia si è riacuttizzata e quindi una nuova infusione di ciclofosfamide e poi i medici hanno opatato per il rituximab.
Rituximab (che si occupa dei linfociti B) anche questo per via endovenosa, due infusioni l’anno a distanza di 6 mesi l’una dall’altra. effetti collaterali: stanchezza, cistite, ma molto leggero rispetto al ciclofosfamide. Non si sa per quanti anni, ma mi hanno detto non meno di 5. Ora poi siccome non stavo comunque bene, dopo la prima infusione hanno riensierito anche l’azatioprina.. E’ passato quasi un anno dal suo inserimento e hanno deciso di iniziare a ridurlo piano piano.
Bene…ecco qui …questa è la mia storia.
O almeno la parte degli immunosoppressori.