Brava così ti voglio!
Stamani nei messaggi quotidiani con la mia amica S. a un certo punto della nostra conversazione, in risposta a una sua domanda su un aperitivo da fare la prossima settimana, ho risposto in maniera spontanea: “brava, così’ ti voglio”!
Ed ecco perchè questa foto. Avete presente l’emoticon con il bicchiere da Martini? ecco, quello è il mio tatuaggio….cioè lo farò, insieme a S, quanto il dottore mi dirà che posso farlo (insomma, il tatuaggio con un cura per la trombosi e una chemioterapia non è il massimo).
Sono stati giorni pesanti, difficili. (non sto parlando sul piano internazionale perchè meglio non esprimermi in tal senso)
Lunedi scorso la RM di controllo. Non ho dormito per giorni, pensando che se i risultati non fossero giusti avrei dovuto fare altri cicli di ciclofosfamide, e all’idea inizio già ad avere la nausea. Poi dopo la Rm ho la visita di controllo con l’equipe medica, e credevo di averla in questi giorni, invece mi hanno spostato il tutto a fine mese.
Quindi tanto vale bere e non pensarci troppo.
Si sono sbilanciati dicendo che la RM è molto buona. Ma può voler dire tutto o nulla.
La malattia mi ha reso molto impaurita, cosa che prima non ero. Prima mi sentivo invincibile e comunque pensavo sempre che le cose brutte potessero capitare agli altri. Invece no, le cose brutte capitano e a me sono capitate.
Iniziai a stare male a fine febbraio/aprile 2019. Sono passati tre anni e ancora non sono guarita.
Ma un buon drink, un cocktail (rigorosamente senza ombrellini nè analcolici da film anni ’80) ho imparato che mi aiuta! O meglio, diciamo che sto iniziando ad assaporare nuovamente certe cose, che prima davo per scontato ma durante la malattia non lo erano di certo.
E’ tutta una questione di atteggiamento. Essere superiori a certe cose, non dare troppe spiegazioni a chi non lo merita e sapere quali sono le persone su cui contare.
il resto non importa.
Io ho deciso di guarire, di farmi un tatuaggio, di andare via. Brava sordamaldestra, Così ti voglio!