una bella tazza di gin

ebbene si, il gin. quando ero single in casa mia il frigo era sempre vuoto…o meglio non mancavano mail il burro, un pezzo vecchio di parmigiano e una bottiglia di gin.

ero sempre in giro, facevo tardi al lavoro, cenavo spesso fuori, uscite con le amiche, con vari personaggi più o meno divertenti, aperitivi con amici…insomma…il burro e il parmigiano per una pasta che potevo fare per non morire di fame… e il gin..beh..che dire!

quando a volte tornavo stanca, con un giornata tremenda (termine che allora aveva un senso, adesso ho imparato a relativizzare) , mi serviva una bella tazza di gin…senza troppi fronzoli con tonica, limone e chi più ne ha più me metta…ma semplice, puro e bell0 forte. Unica concessione il ghiaccio (altra cosa sempre presente nel congelatore però).

Ora mai fidarsi di uno che non beve, cioè degli astemi! (una volta sono uscita con un astemio…ero dubbiosa sulla mia teoria, ma dopo quella sera ho capito che avevo ragione), perchè secondo me è gente che non sa apprezzare fino in fondo certe cose.

Importantissimo invece bere roba di qualità, In primo luogo perchè anche se bevi troppo la mattina dopo non hai un martello pneumatico piantato nel cervello che non smette mai, in secondo luogo perchè non siamo alcolisti che bevono dal cartone, ma una persona che si gusta le cose, una buona cena, un buon vino, un buon drink.

La regina madre, Elizabeth Bowes-Lyon, madre della odierna regina Elisabetta “lilibeth”., beveva gin prima dei pasti, tutti i giorni (lei credo bevesse gin tonic) ed è morta a 102 anni, tutta bella beata e tranquilla. La regina invece credo beva gin e dubonnet (gin con aggiunta di vino francese).

Quando ero malata e stavo male, diciamo anche nei periodi che passavo a casa tra i vari ricoveri, l’indicatore della mia salute era la voglia di un drink, la voglia soprattutto in estate di un bel bicchiere di gin con ghiaccio.

Si perchè mi metteva l’animo in pace, Era un modo per allontanare le paure di una malattia sconosciuta, di qualcosa che mi faceva stare male ma nessuno capiva…il mio scacciapensieri.

Oggi che ancora non si bene cosa mi sia successo, o meglio si sa cosa è successo ma non si capisce la causa nè la natura della malattia (e spero di capisca prima possibile), la mia voglia di gin non è passata e questo mi rende felice, perchè vuol dire che sto meglio.

Ora con tutte le medicine che mi danno non dovrei bere…infatti sorseggio una tazza di gin pensando alla sordamaldestra che sono diventata a 40 anni.