Sordamaldestra nella metropolitana di Londra

L’avventura di oggi è il risultato dei vari spostamenti, fatti per lo più da sola, nella metropolitana di Londra.

Pronti, partenza via. La sordamaldestra nella metropolitana.

Il punto principale da cui partire è il seguente: la metro è comoda, funziona, è puntuale, rapida e veloce. Io cerco di muovermi evitando le ore di punta e indosso la mascherina. Puoi raggiungere ogni punto della città, ed è anche divertente se vuoi.

Ma come sono le linee????

Io abituata alla metro di Parigi, questa qui a Londra non la capisco per niente. Prima cosa mi sembra che si siano poche fermate rispetto ad esempio ad una linea della metro parigina. ma a parte questa cosa, qui le linee hanno una vita loro.

Primo tipo di linea, esempio la Jubilee. Semplice, dritta, va da un punto a un altro della città con le fermate. Il treno fa avanti e indietro e basta.

Secondo tipo di linea, esempio northern line. E’ si una linea dritta ma a un certo punto, a metà tipo si può andare anche in altre fermate, per poi riprendere il corso della linea dritta. Insomma, a metà la linea fa tipo una bella deviazione (tipo un semicerchio) e si biforca. Ora se te sei sulla linea che si biforca a destra, ma dovevi prendere quella che va a sinistra sei fregata. Scendi e torni indietro. Il tutto poi dura quelle sei/sette fermate. Una bella biforcazione che da solo noia.

Terzo tipo di linea, esempio circle line. Che poi non è un esempio, perchè una linea così io non l’ho mai vista. Allora si chiama circle ma se unisci tutte le fermate la forma assomiglia più a quella di una bottiglia. Ma qui poi viene il bello, nel senso che non è che la bottiglia è una linea chiusa.. no. Quindi c’è una fermata (edgware road) dove la linea passa in due direzioni. E pure li non ci si capisce nulla.

Quarto tipo, esempio district line. Questa invece è dritta, ma a un certo punto ha la biforcazione. Parte un’altra linea va da un’altra parte ma è sempre la district. E anche in questo caso ovviamente devi capire bene la tua fermata su quale tratto di linea si trova. Le biforcazioni così vanno per la maggiore, vedi anche la Piccadilly line che fa la stessa cosa. Forse era più economico fare una aggiunta di qualche fermata di lato che non fare una linea nuova? ma mi sembra poco ragionevole.

Potrei continuare ancora, perchè ci sono altri esempi..ma credo il concetto si capisca abbastanza. Io cerco di evitare le linee che mi creano problemi, meglio fare due passi a piedi che fare avanti e indietro su un treno come una cretina. Per non parlare poi di quando faccio questi sbagli e il marito è presente, e ovviamente si prende tutta la colpa, non avendo fatto nulla, ma è così che funziona. Sicchè.

Ovviamente quello che dico è in fare molto comico e maldestro, tipico della sottoscritta. senza nessuna polemica.

Ma la cosa più bella di oggi è stata l’avventura della sordamaldestra con la voce della metro. Ora non così bella e romantica come la signora che va a a sentire la voce del defunto marito. La povera Margaret va (lascio il presente perchè spero che la signora sia ancora in vita e faccia sempre questo) tutti i giorni a sentire la voce del marito ripetere “mind the gap”.

Io invece ero in metro, e a un certo punto sento ma soprattutto oltre a sentire capisco “Westminster”. Alzo gli occhi e davvero siamo li, e davvero le persone stanno scendendo. Quindi tutta contenta sorrido sotto la mascherina, contenta di questa nuova voce e di piccoli progressi.

Tutta bella contenta ringrazio anche la jubilee line che è la mia preferita e mi sento felice di essere pure nella metropolitana di Londra e di non aver preso lo spostapoveri.

Poi mando un messaggio al marito del seguente tenore: “ma che nella metro c’è la voce che dice il nome delle stazioni?.”.

Insomma sempre meglio essere sicure di aver capito che illudersi.