Pomodori verdi fritti alla fermata del treno

Oggi Borough market questa cascata “letteralmente” di pomodori.

Ovviamente il primo pensiero è andato al film “pomodori verdi fritti alla fermata del treno“…un film meraviglioso. Drammaticamente diretto ma anche sfacciatamente irriverente. L’ho adorato fin dalla prima volta e potrei vederlo sempre.

E dopo questa visione sono partiti i miei giri mentali, le mie elucubrazioni, per meglio dire le seghe mentali.

Insomma ho visto i pomodori e subito ho pensato all’estate, a casa mia, al caldo torrido (oddio, quest’anno c’è stato anche qui, ma non è la stessa cosa). Il caldo in Italia è a volte cos’ soffocante, che ti prende tra le sue braccia e non ti lascia per settimane, forse mesi. Tutto intorno è secco, l’aria si rinfresca solo di notte, quella brezza leggera alle cinque del mattino che ti avvolge per poco, per poi lasciarti a quel sole caldo dove l’unico rumore che senti è quello delle cicale, perchè fa troppo caldo per qualsiasi altra cosa.

Poi da li ho pensato che alla fine non voglio essere malata, ma lo sono. Ho avuto una meningite che mi ha reso sorda, una malattia rara, difficile da diagnosticare, che mi ha “rubato” tre anni per essere diagnosticata, e altrettanti se non di più per essere tenuta sotto controllo. La me di cinque anni fa, se avesse anche solo lontanamente immaginato tutto questo, non so…forse avrebbe continuato a fare shopping sfrenato.

Ho pensato che non voglio più avere le crisi isteriche come ieri, in cui ho avuto una reazione esagerata ( questa volta l’apice delle reazioni esagerate) con il marito. E non so neanche perchè poi ho queste reazioni assurde per un nulla che succede.

Non vorrei essere legata a una malattia, che mi tiene legata a se e non mi fa fare le cose, che non mi lascia tregua. Vorrei essere libera, scappare, non pensare alle medicine, all’ospedale, a programmare le vacanze in funzione delle visite di controllo e degli esami e delle terapie.

Vorrei essere libera da tutto questo, prendere un camper e girovagare. Per non avere un appuntamento con gli ospedali, per non dover avere l’ansia ogni volta che arriva un referto, o dal prelievo di ves e pcr si deve capire come procede la terapia.

Sono stanca di questo, forse dovrei aprire un caffè anche io come Idgie e Ruth…(non proprio cucinare i pomodori verdi fritti come nel film).

O forse sarebbe meglio prendere un camper, salire sopra e andare in giro, Giusto per vedere l’effetto che fa.

Ecco…questi sono stati i miei pensieri stamani nel giro di dieci minuti in cui ho notato il banco dei pomodori, ho associato pomodori verdi fritti, ho fatto la foto e pensato a cosa poter fare della mia vita da malata, dopo essermi sentita in colpa per le urla di ieri sera.

Il mio Karma non si è rivelato affatto simpatico. Il mio cervello macchina pensieri e discorsi senza un filo logico. Il mio sistema immunitario è andato il tilt.

Questa mi sembra una rappresentazione realistica della sordamaldestra di adesso. Nel we il nuovo telefono che dovrebbe aiutare con i sottotitoli anche nelle telefonate. Insomma da qualche parte dovrò pur partire per rimettere insieme i pezzi.

Intanto io i pomodori li ho comprati.