Cocomero
Oggi ho mangiato il primo cocomero dell’anno. E’ estate ufficialmente per me. Ovviamente non ho mangiato un cocomero intero, ho iniziato con un fetta.
Devo dire che non sono un’amante del cocomero, ma stamani nella giratina settimanale al mercato della frutta non ho resistito. Era li bello invitante, sarà stato forse il calo di zuccheri o il caldo. Insomma è stato un colpo di fulmine, amore a priva vista e degustazione a seguire.
Il cocomero lo associo alla spiaggia, al caldo, all’estate. Alle cene fuori in campagna dove o mangi il gelato o mangi il cocomero. Insomma è un frutto che da, almeno a me, pensieri positivi.
Poi c’è anche il cocco, e quello fa proprio spiaggia..cioè vuoi mettere “coccooo bellooo”. Però il cocco è poco pratico, ci vuole fatica per aprirlo. Mi hanno insegnato che il trucco è inserire il coltello in uno di quei tre cerchietti che ci sono da un lato e si apre subito a metà. Ovviamente a me non è mai riuscito azzeccare quello giusto al primo colpo, ho sempre fatto della confusione. Da ragazza sordamaldestra devo dire che non è che possa fare tutto.
Comunque andare al mercato stamani mi ha fatto bene, tornare alle vecchie abitudini, comprare le cose, riuscire a parlare e a capire purtroppo con l’aiuto, avendo le mascherine il labiale è impraticabile.
Però devo dire che quando parlavo e dicevo “scusi sa, ma sono mezza sorda “(dire proprio sorda mi sembrava eccessivo) mi veniva da ridere ed ero molto tranquilla.
Insomma la mia filosofia della fede con spirito si sta facendo strada, facendomi dimenticare il dolore e la tristezza, e soprattutto facendomi ritrovare un pò di tranquillità emotiva.
Riuscire a fare le cose di prima, le cose che per tutti sono banali come comprare la frutta al mercato, per me sono passi enormi, e mi sono stupita di come stamani sia riuscita. Alla fine poi è come andare in bicicletta.
Inoltre ho deciso che starò bene, non starò più male. Quindi la mia malattia rara autoimmune è avvertita.
Prossimo passo il cocco.