Le calende
Oggi è il primo giorno dell’anno e si iniziano a fare le calende. Almeno così le chiamava la mia nonna. Un retaggio dei contadini credo, un modo per prevedere il tempo da cui dipendevano i raccolti e quindi la loro vita.
Io le facevo con la mia nonna, poi con la mia mamma…rigorosamente sul calendario che regalava la banca insieme all’agenda.
Oggi nessuno regala più i calendari, siamo tecnologici e comunque mi sembra opportuno e doveroso fare le calende qui.
Allora si tratta di segnare il tempo accanto ai primi dodici giorni del mese di gennaio, che poi si fanno corrispondere ai mesi dell’anno.
Se esempio il primo si segna sole, allora ci sarà da aspettarsi un gennaio piovoso.
La previsione all’inverso insomma.
Dunque primo gennaio qui a Milano piove. Dovremmo aspettarci un gennaio splendido.
Ecco iniziate le calende.
Detto questo io ero una che il primo giorno dell’anno cercava di fare tutto…cioè un po di lavoro, un po di tv, chiaramente il cibo…pensando che quello che facevo il primo giorno lo avrei potuto fare in tutto l’anno.
Quando ero a casa dei miei lanciavo anche le ciabatte dalle scale per vedere se venivano pari(fortuna) o al l contrario (sfiga) oppure una su e una giù ( per anno mezzo e mezzo).. Poi abitando in un appartamento al quarto piano questa cosa si è persa. (Lanciare dalla finestra oppure dalle scale condominiali non sembrava carino). Come quella di rinnovare qualcosa. .
Forse aver perso queste abitudini mi ha portato merda…oddio poi io ho sempre mangiato cotechino e lenticchie…sono sempre povera uguale.
In ospedale non è che ci sia tanto da festeggiare…o da rinnovare se non qualche confezione di medicinali
Avevo provato a rinnovare un pigiama ma mi sta stretto e me lo sono messo 5 minuti.
Conterà lo stesso?
Silvia
Fantastico il lancio delle ciabatte!!! ?
veronica
Meraviglioso vero?