La frutta fa tendenza

Devo riconoscere che in questo momento della mia vita la frutta fa tendenza. O meglio, avendo sempre fame per il cortisone e comunque cercando di regolare l’apporto di zuccheri alla mia dieta (onde evitare pure la glicemia e il diabete), mi trovo a mangiare frutta.

Diventare fruttariana?? no, ma perchè adoro il cibo senza distinzioni di sorta (tranne l’uovo sodo e il fegato), e poi perchè non potrei mai rinunciare al carboidrato, alla carne, al pesce.

Riconosco che in estate ci sono tante varietà di frutta, susine, pesche, albicocche, anguria, melone e potrei continuare ancora, e poi credo che molto mi aiuti stare in campagna.

Si perchè in giardino ci sono gli alberi da frutto, e quindi è semplice uscire di casa e andare a mangiare ad esempio due susine come ho appena fatto.

Adoro questa cosa del raccogliere direttamente dall’albero, è un qualcosa che ho sempre fatto fin da piccola, che mi ricorda la spensieratezza dell’estate senza la scuola, a casa a giocare e ai aiutare a fare le marmellate, le conserve per l’inverno che ci aspettava. A fare le formichine sotto la guida della nonna e poi della mamma.

Adesso che sto bene e comunque meglio e questa cura funziona ho ritrovato la voglia di fare le cose, il ricordo non segnato dalla nostalgia ma da qualcosa che si può fare di nuovo, in una chiave diversa, e vedere se il risultato cambia oppure è sempre lo stesso. Diciamo che sto esplorando nuove visioni. (non sono drogata eh) ed in questo senso posso dire che la frutta fa tendenza nella mia dieta.

Non c’è un esempio banale al quale riportarmi è solo il cercare di fare le cose che facevo prima, in una chiave diversa.

Perchè sono sorda, perchè è vero che c’è la bolla di protezione, ma dovrò anche uscire da questa bolla.

piano piano a piccoli morsi alla frutta…anche al frutto della passione.