Il sole a Londra
Nel paese ostile, in questa strana estate, il sole non è di moda. E oggi, che il sole c’era e anche bello, ne ho approfittato. Pausa pranzo al parco, stesa sul prato, caffè, 25 gradi, venticello. Temperatura ideale. Clima perfetto.
In giorni come questo, non mi sembra neanche poi tutto questo paese ostile. Anche se poi rientrata, già ariva qualche nuvola, le previsioni per il fine settimana non si sa come sono.
L’anno scorso, quel bel prato verde era secco. Hyde Park faceva impressione che sembrava di essere nella Maremma toscana tra i covoni di paglia secca.
Stamani mattina ho fatto i soliti controlli, esami del sangue con Grace, poi il sole mi ha messo di buon umore, sicchè ho pensato che forse stare un pochino al sole non mi avrebbe poi fatto male…Insomma, solo una mezz’ora.
Per un momento ho chiuso gli occhi, mi sono immaginata in una bella spiaggia al sole,il rumore del mare di sottofondo, il profumo della crema solare, la salsedine e un profumo che viene da lontano di pesce alla griglia.
Qualche voce in lontananza ma niente di fastidioso. Il sole che scalda e l’idea di mettersi sotto l’ombrellone che fa già caldo.
Poi ho aperto gli occhi…il prato verde. Niente mare di sottofondo. In realtà visto che sono sorda un pò di rumore di sottofodno che per me potrebbe essere una macchina, o un calesse non sento differenze. Sento differenze se i rumori sono molto forti. Oppure se nel silenzio c’è un rumore improvviso.
Vabbè, gioie e dolori dell’essere sorda.
Più che altro il sole, che non potevo prendere per la chemio, per il cortisone. Anche adesso la cura è sempre una chemioterapia ma molto più leggera… (no, falla essere pure più pesante).
E’ strano come questo caffè al sole abbia risvegliato ricordi strani, non tristi….solo strani.
Ma poi di fondo sono trana io, sicchè non mi dovrei neanche stupire più di tanto.
ps notare il bianco malaticcio delle mie gambe e lo stacco di pseudo abbronzatura sui piedi. Molto chic la cosa dire.