Ho un disperato bisogno di Parigi
Ho un disperato bisogno di Parigi.
Come la celebre battuta di un film leggenda per molte di noi, lo scrivo ma giusto per completezza ( “il diavolo veste Prada”, battuta di Stanley Tucci a Andy “chanel, hai un disperato bisogno di chanel) io ho un disperato bisogno di Parigi. Ora tra Chanel e Parigi non c’ è poi neanche tutta questa differenza.
Questi giorni sono stata in silenzio ma sono ed ero molto agitata. I risultati degli esami non arrivano, non so quando potrò fare la risonanza di controllo…e penso a nuovi scenari catastrofici. Ora cosa faccio per non pensare, penso a Parigi. Perchè? perchè li ero felice. Il periodo forse più bello della mia vita.
Ma andiamo con ordine. Dovevo fare uno stage a Parigi di 6 mesi. Ci sono rimasta quasi due anni, a lavorare, divertirmi fare shopping e soprattutto a essere a Parigi. Ed ecco qui i consigli di viaggio. L’ordine è un pò sparso, in base a quello che mi viene in mente e che facevo.
Prima cosa “Chez Janou“. Ristorante di cucina provenzale dietro Place de Voges. Il mio bistrò preferito, dove vale la pensa sedersi a prender un bicchiere di vino in attesa del tavolo e gustare la mousse al cioccolato per dessert.
La merenda il sabato pomeriggio da Fauchon, io andavo a quello a la Madeline. Con gli eclairs, i vari gusti del mese Il più bello era quello di Luglio…mousse di fragola e panna e sopra la glassa con i colori della bandiera francese, Si sa, loro sono molto nazionalisti.
Passeggiare lungo la senna, vedere la torre Eiffel che si illumina (la sera ad ogni ora in punto per circa due minuti) e poi vederla spenta (mi ricordo dalle tre o dalle quattro di notte era spenta), attraversare gli Champs in quel punto preciso nell’avenue Marceau dove se ti fermi al semaforo in mezzo alla strada vedi da un lato l’arco di trionfo e dall’altro i giardini.
Stare seduti sulle seggioline verdi alle Tuleries, oppure ai giardini di Luxemburg, scomode ma tipicamente francesi.
Museo Picasso, Museo Rodin. Andare alle feste segrete, oppure qualche invito per le sfilate della settimana della moda.
La domenica pomeriggio nel Marais, con i suoi negozi vintage e i suoi piccoli bistrot per il Brung. Trovare angoli dove fare l’aperitivo a Saint Germain e andare al Bon Marchè, Passare da Colette (ae se adesso è proprio chiuso)
E poi a me piace camminare, quindi girare a piedi e scoprire piccoli angoli nascosti, che ognuno sente suoi. A me piaceva tantissimo attraversare i ponti, il mercatino dei fiori sull’ile della cite…arrivare a Montmatre, e poi prendere la metro perchè troppo stanca e basta arrivare a Chatelet (tutte le linee passano di li).
E non saprei più come smettere e come fermarmi….
per questo e per tante altre ragioni ho un disperato bisogno di Parigi.