foulard

ho trovato per caso queste carte, che mi avevano regalato nella boutique di hermes…. e mi è venuto in mente che posso utilizzarle!!!! Insomma dopo anni chiuse nella loro bella scatolina, adesso potrò fare le prove con il foulard (rigorosamente di hermes), non solo per fare la diva anni ’50, ma anche tipo per poter nascondere (in questa cosa ci devo ancora pensare) l’impianto cocleare…non so bene quanto di potrà vedere e soprattutto se mettendo il foulard potrei sentire meno.

Fa molto “caccia al ladro”…molto chic…e poco sordamaldestra. Comunque mi è venuto in mente un altro episodio per restare in tema con la parola di cui prima. . Si parla di circa 10 anni fa, ed ero andata con i miei amici a fare la gara di go kart su un circuito vicino Siena. Io sempre con amici maschi, che avevano portato altri amici, e io avevo portato mia sorella. Alcuni avevano le fidanzate che stavano a guardare, io invece no sieeeeee..voglio guidare anche io. Piccola lezione introduttiva su questi bolidi, tuta, casco, io tutta splendente con il mio foulard al collo, chic anche con il grasso sulle mani mi posiziono nella mia macchinina…arriva l’istruttore e mi fa (ovviamente davanti a tutti già in fila e pronti per la partenza) ” io fossi in te la leverei codesta sciarpa, se ti rimane incastrata al motore dietro ti strozza e muori”.

Io con gli occhi tristi e pietrificata dalla parola sciarpa più che dall’idea di morire strozzata, faccio: si forse ha ragione la tolgo subito.

Buongiorno a tutti! eccomi presente! Comunque poi sono arrivata ultima ovviamente, sorpassata più volte da tutti questi che andavano a manetta. Però è stato troppo divertente. Sono quelle cose che ti scaricano la tensione e ti danno adrenalina.. chissà, forse potrei provare ora.

Comunque mi sono tornate in mente le mie “visite” ai negozi di lusso…mi piace entrare perchè c’è sempre un buon odore di pulito, c’è il signore che ti apre la porta, le commesse ti chiedono se hai bisogno (ovviamente sto solo dando uno sguardo) e poi ti lasciano in pace. Alcune volte ho anche comprato (non tantissime eh..intendiamoci)…e li tutto dipende della scelta della commessa/o. Perchè da quella persona che ti accompagna nel tuo acquisto dipende poi non solo l’impressione che avrai del negozio e anche il ricordo dell’oggetto acquistato. Ora questa impressione si accompagna a chi come me ha comprato in questi negozi per due volte…di certo non a chi ci va sempre.

Potrei fare una lista dei negozi che hanno i commessi più antipatici (mi limito a Firenze) ma ho notato che andando anche nei negozi dello stesso brand a Roma o Milano, l’atteggiamento non cambia…insomma…hanno quella puzza sotto al naso, che ti viene voglia di lasciare la roba li e chiamare striscia la notizia o le iene.

Però ho anche bei ricordi, tipo quanto mi hanno offerto il caffè oppure quando mi hanno invitato agli aperitivi di Natale, o perchè c’era la collezione nuova. Io ovviamente andavo…Questa cosa, poi la potrò fare anche più avanti, insomma, non dovrebbe dipendere più di tanto dalla mia sordità.

Potendo, comprerei il foulard di Hermes, come il vestito rosso da sera di Valentino, oppure un bel tailleur di Armani..o la borsa di Gucci o di Louis Vuitton. Perchè ognuno ha il suo pezzo forte, il suo tratto distintivo. In realtà è vero del tratto distintiov, ma per una maniaca di shopping come me…questo concetto è poco rilevante.

Per fortuna mi frena il conto in banca…e però mi accontento delle picccle cose…come le certe per imparare a mettere bene il foulard, oppure un semplice invito per un aperiivo.

Non importa strafare o esagerare…basta essere felici di quello che si ha.