Essere malati ci rende soli

Essere malati ci rende soli. Si tratta di una solitudine particolare, o meglio, si tratta di un’accezione del termine “solitudine” particolare, o quanto meno è la mia chiave di lettura.

Siamo soli perchè se non sei stata malata, ricoverata per mesi, fatto terapie (dove gli effetti collaterali sono più numerosi forse dei benefici) esami e operazioni. Assunto ogni tipo di medicinale che le tue vene sono state mesi senza poterne più, visto lo sguardo dei medici che non ti credono, sofferto un dolore cronico, perso tante speranze (nel mio caso perso anche l’udito) e potrei continuare per molto altro tempo ma mi fermo…insomma, se non hai passato almeno un pò di queste cose non potrai mia capire una persona malata.

Questo intendo per solitudine.

Nemmeno le persone che ci sono più vicine possono capire, ma ci hanno visto soffrire e sono stati male ed in angoscia per noi. Ora immagina cosa ne può sapere un estraneo che dice ” eh si posso immaginare”…ecco, quando uno dice cos, sempre diffidare, perchè non sa proprio nulla.

Questa solitudine ormai da un pò mi fa compagnia,..e tiro fuori la frase ad effetto “ma te non lo sai cosa vuol dire”, quando litigo ad esempio con il marito. (in questo caso stacco anche l’impianto cocleare, per evitare proprio di sentire…tanto poi dopo due minuti lo rimetto).

Francamente non posso dire se mi passerà mai…in realtà a volte penso a come ero prima di ammalarmi, a che tipo di persona fossi. Devo dire ( e non voglio peccare di superbia) ma ero una tipa ganza, insomma, ero divertente, ridevo, me ne fregavo di tante cose, facevo tutto da sola, indipendenza al massimo. Avevo sempre contato su di me.

Quando sono diventata sorda mi sono chiusa nella mia bolla. Non avevo altra possibilità. L’ho fatto per protezione, per cercare di dare un senso a quello che mi succedeva e soprattutto per superare e andare avanti. Ma questa bolla poi l’ho arredata ben bene, insomma adesso è molto confortevole.

E’ brutto dover uscire…confrontarsi con il mondo esterno. Prendere dei no in faccia che adesso hanno una sensazione diversa, hanno un impatto diverso rispetto a prima, O meglio, la mia reazione è molto diversa.

Ma essere malata mi ha dato un istinto migliore, o forse l’istinto c’era anche prima ma io non lo ascoltavo. Mentre adesso l’istinto è una delle poche cose su cui fare affidamento.

Insomma si questa solitudine c’è, e forse resterà anche per un altro pò di tempo…però a me non da troppo fastidio.