Due bicchieri di vino

Oggi vorrei raccontare come mi sono sentita ieri, davanti a due bicchieri di vino.

Abito a Londra e avevo appuntamento con il mio “finto cugino” (abbiamo un giro molto strano di parentela) francese di nascita, ma inglese per scelta.

Era passato un pò di tempo dal nostro ultimo incontro (tra i miei ricoveri e viaggi in italia non era stato facile incastare un pranzo). Le altre volte veniva anche il marito con noi…invece ieri siamo stati come ai vecchi tempi, io e lui a parlare, bere e mangiare.

Allora complice il vino francese, la cucina francese (ho preso le lumache e la croque Monsieur) e l’essere in un bistrot, il cui esterno ricordava moltissimo un bistrot provenzale, mi sono sentita come se niente fosse.

Ho dimenticato di essere sorda e ho chiuso fuori da questa giornata le mie ansie e preoccupazioni sugli ultimi esami del sangue di controllo (fatti appunto ieri mattina).

Parlavo il mio francese (anche se ormai ho perso quell’accento meraviglioso che mi ero costruita nei miei anni parigini), poi alternavo con qualche frase in inglese e poi qualche battuta in italiano.

Ero così a mio agio, spensierata che come dicevo prima non mi rendevo contro di essere sorda…oppure forse ormai fa così parte di me, che neanche ci penso più al fatto di non sentire. Funziona così? davvero due bicchieri di vino hanno avuto questo potere?

Davvero parlare e ridere con una persona che ti conosce mi ha reso calma e pacata, non mi ha fatto essere preoccupata per la mia salute o stare in allerta al minimo mal di testa. Non pensavo a me malata, ma pensavo a me a Londra, a pranzo fuori.

Ora, è vero che uno potrebbe dire che è merito dell’alcool (considerando che prima ci siamo fatti uno spritz e poi dopo un mojito in locali diversi eh perchè ci piace provare ) che scioglie ogni freno inibitore, ma credo sia più che altro l’insieme delle cose.

Cioè puoi uscire e bere con delle persone con cui non ti senti a tuo agio, e quindi non sarai mai così rilassato. Oppure puoi uscire con persone che ti conoscono e sono intime ma senza bere (a parte che non ho amiche/amici che non bevono) e non so quanto riuscirei a non pensare.

Oggi, ripensando a ieri ho capito che il mio mood, il mio life style forse è davvero un buon bicchiere di vino facendo quattro chiacchere con gli amici. Poi io devo dire che mi sono fatta apertivi o drink anche da sola…perchè io con me ci sto bene e considera che non devo neanche stare troppo ad ascoltami.

In una Londra ventosa e poi piovigginosa (strano) ieri mi sono riscoperta a ridere del niente, ad essere leggera e frizzante. Consideriamo che con la malattia ho imparato a fregarmene di quello che la gente dice o pensa della sottoscritta, così come ho imparato a tralasciare quelle persone che hanno “tralasciato” me quando ero malata.

Insomma, piccoli gesti che mi aiutano a superare, a vivere più serena e a non pensare poi troppo a quando potrò guarire, alle medicine, al cortisone, alla terapia di dicembre.

due biccheri di vino fanno sempre piacere. Grazie Yannick.