Datemi un martello !

Datemi un martello!…cosi recitava una canzone abbastanza famosa. Dopo questa prima battuta, la canzone proseguiva con la seguente domanda: “che cosa ne vuoi fare?”. Risposta: “lo voglio dare in testa a chi non mi va!”.

Ecco diciamo che ho passato dei giorni in cui in martello me lo sarei data in testa io.

Mi sono accorta oggi che era abbastanza tempo che non scrivevo sul blog…non so neppure io perchè! forse non me ne sono resa conto. Non mi sono resa conto del passare dei giorni…ho guardato sono 19!

Sono stata preoccupata per la terapia, per l’infusione (ciclofosmamide) . Ho iniziato il secondo ciclo, di tre. Ne mancano due.

uno si chiede perchè ti preoccupi? beh..perchè si sta male dopo. Sono stata tre giorni a letto, con la nausea, la stanchezza e l’amarezza per questa mia condizione. E’ vero, è fatto tutto per guarire…ma poi?

Poi passa e uno cerca di stare bene…o meglio io confido in queste nelle medicine (anche se poi hanno mille controindicazioni che si fa prima a non leggere).

Comunque, in questi giorni tremendi di tristezza il mio udito fluttua. Ebbene si…risente molto della terapia, e quindi oscilla, con gli acufeni a bomba e poi sento meno (sento meno squillante, per poter rendere meglio l’idea).

Quindi immaginiamo la scena: io a letto, con la nausea, le lacrime e questo udito fluttuante…sento ogni tanto BRUUU…BRUUUU…BRUUU. All’inizio lascio perdere pensando che non sia niente. Poi sento nuovamente questo suono tremendo…quindi inizio a piangere, a a urlare disperata pensando che il mio orecchio stavolta non fluttui per niente ma si sia fulminato proprio.

A corsa arriva la mia mamma, spiego quello che sento e piango ancora….risposta: “guarda che per strada e sotto la tua finestra ci sono gli operai con il martello pneumatico a lavorare, perchè si è rotto un tubo”.

Beh…di fronte a questa risposta ho pensato di essere veramente sordamaldestra, insomma solo io.

Datemi un martello! me lo tiro in testa direttamente da sola!