come una bambina
oggi sono tornata a casa. Sono stata dimessa in attesa di tornare tra qualche tempo per una nuova operazione.
uscire da quella camera che era diventata il mio rifugio mi ha fatto paura..
oggi ho avuto paura del mondo che non sentivo, dei rumori che sapevo erano li ma io non riuscivo a capire…mi sono sentita una bambina piccola, indifesa…non tenevo la mano di mio marito mentre camminavo, ma ero “attaccata” con tutte le mie forze al suo braccio, al mio sostegno.
Paura, poi pianti, poi il viaggio in auto verso casa…
alla fine poi durante il viaggio mi sono messa a cantare “material girl”…la grande veronica è sempre stata un passo avanti, va riconosciuto..e allora ho pensato alla materialità della mia vita, alle cose sceme che ho comprato, e che continuerò a comprare, a io che credo alle pubblicità della tv…in una nota pubblicità di una marca di marmellate, c’é il padrone che cammina tra i frutteti…ecco, per me quello è veramente il produttore, che sceglie la frutta e non certamente qualche multinazionale anonima dedita al profitto…
poi arrivati a Firenze, se questa è la mia città, parcheggiato la macchina e messo la chiave nel portone del palazzo…BUIO.
arrivati al piano..la porta di casa…pianti. apro e sento il profumo della casa in cui abito. L’odore delle nostre cose.
e li mi sono tranquillizzata, messa a sistemare un po’ le mie cose, uscire sul balcone e vedere che le mie piantine non sono seccate ..
e giusto per continuare anzi, riprendere la routine, mi sono fatta lo scrub al viso, la maschera, il siero…
mentre mangiavo un gelato al buontalenti, come una bambina.