Biscotti alle mandorle

Quando sei malata le persone vengono a trovarti. Quando stai davvero male, con il dolore atroce da non poter muovere un muscolo non ti importa di niente e di nessuno. Quando invece sei malata ma stai bene (riesci almeno a stare in piedi e a interagire) allora le visite fanno anche piacere, soprattutto se sono le persone che ti vogliono bene a venire a trovarti.

Ecco la mia zia, una delle mie zie, quando viene a trovarmi porta sempre i biscotti alle mandorle.

Premesso che io non sono mai stata una fan di questo tipo di biscotti, ma quelli della zia vanno lasciati stare.

Insomma, io sono più per i dolci cremosi e pannosi…non tanto per la pasta frolla o come direbbe la mia amica per i dolci da credenza (esempio crostate o torte di mele).

Sarà che forse mi ricordano di quando stavo male ( la zia li portava sempre), che quando ho avuto la paresi (trombosi giugulare) e non riuscivo a mangiare nulla, quei biscotti mi hanno salvata, sarà che sono fatti con amore, o sarà che sono semplicemente buoni.

Comunque è vero che riesci ad associare un cibo a sensazioni e ricordi positivi e anche a momenti negativi eh, ci mancherebbe. (io se ripenso a un piatto di pasta mangiato in un ristorante ho ancora la nausea)

Siccome questi biscotti mi sono piaciuti da sempre, mi ero fatta dare la ricetta dalla zia…bene, io avevo provato a farli…risultato: dei biscotti duri e secchi, che se li lanciavi contro il muro potevi rovinare il muro!

e non dico altro!

Ecco la ricetta, per chi volesse tentare: Biscotti alle mandorle

ingredienti: 400 gr fi farina, 250 gr di zucchero, 150 gr di burro, 3 uova, 1 bustina di lievito per dolci, mandorle o uvetta a piacere

Procedimento: amalgamare zucchero uova burro. aggiungere la farina e le mandorle. Unire infine il lievito per dolci. Formare delle strisce di pasta della larghezza di un palmo della mano e lunghezza della teglia da forno. (di solito ce ne entrano due). Infornare per venti minuti a 180 gradi. Una volta cotti lasciare raffreddare. Poi tagliare le strisce in modo da formare i classici biscotti con le mandorle, dello spessore di un centimetro e mezzo.

E buon appettito.