Grappette
Oggi mi hanno tolto i punti dell’ultimo intervento…erano delle grappette bianche ma a me piace pensare che fossero colorate e allegre, invece che tristi e ospedaliere.
Mentre il dottore le toglieva ne ho contate dieci, poi mi sono distratta ma ha continuato per un altro pochino…non è stato tanto doloroso, pensavo peggio.
Adesso la mia preoccupazione principale è l’udito, e cosa salterà fuori da questa biopsia, cosa ne sarà di me.
Ho passato 40 anni (39) come la persona più normale di tutte, vorrei sapere come dovrò passare almeno i prossimi 39 anni…non vorrei essere troppo un peso per il marito o per la famiglia…vorrei riprendere in mano la mia vita.
Tra due giorni potrò lavare i capelli che poi verranno tagliati. Allora non ho possibilità di andare dal parrucchiere, in quanto al momento devo utilizzare lo shampoo disinfettante, niente balsami o altre robe. Serve giusto una spuntatina per tagliare un pò le punte tutte sciupate e sfibrate (povere ci credo) dei capelli.
Poi piano piano andrò anche dal parrucchiere, quando potrò insomma.
E’ febbraio e vorrei tornare a sentire normale, a volte il tempo non passa mai, altre volte sembra ieri (cioè a maggio saranno 2 anni che sono malata, e mi sembra ieri). Il tempo per far arrivare i risultati non sembra passare mai.
Forse è solo una mia idea, ma il tempo fa come gli pare, non gli frega di niente e di nessuno…cavolo forse è peggio delle tasse (della morte no, ma delle tasse si). Citazione ripresa quella della morte e delle tasse da un Brad Pitt versione “morte” in “meet joe black”. Un film assai lento per i miei gusti, ma con un Antony esagerato…
Domani quindi mi dedicherò alla ricerca di un taglio fattibile in casa, aiutata dalla mamma eh…poi tanto ci penserà il parrucchiere a rimettere tutto a posto. Forse da qui a quando potrò andarci saranno ancora più lunghi di adesso.
Voglio la frangetta.