Le sorprese del giovedì
Iniziamo questa mattina con la sveglia che suona, Inizia il giovedì delle sorprese.
Suona la sveglia, ma penso al freddo fuori nel paese ostile (-2) al calduccio del mio letto e come nulla fosse mi riaddormento (nella mia testa anche tranquilla perchè oggi è una giornata fiacca e ho segnato nella mia agenda mentale solo l’appuntamento alle 17).
Poi dopo un pò mi sveglio e prendo il telefono…e vedo un appuntamento segnato: esami sangue al St. Thomas. Guardo l’ora, guardo il cell, controllo di nuovo l’orario…niente. Urlo di corsa pensando che ho 30 minuti precisi per il mio appuntamento, e si sa, il popolo ostile è puntuale.
Quindi inizio la giornata a corsa, facendo la doccia mentre prendo un caffè, mi vesto mentre prendo le medicine e maledico me stessa.
Esco di corsa e mi dirigo verso la fermata dello spostapoveri….e mentre sono li, faccio il percorso con maps e mi dice “corsa cancellata”…come corsa cancellata??? perchè??? quando mai???? Poi mi fa percorsi alternativi con tipo tre spostapoveri, vari cambi. Niente faccio di testa mia. Metro.
Niente, corro alla metro pensando che tanto posso lungo la strada ci sono due postazioni taxi, quindi prenderò un taxi. Ovviamente nell’area sosta nessun taxi. Chiaro.
E quindi la metro…a corsa, scendo a Westminster (devo attraversare il ponte e ci sono).MI sembra inutile qui mettere il link, per ovvie ragioni di cultura generale. E li penso alla vista, faccio la foto in questa gelida giornata di inverno ma con il sole, come piace a me.
Arrivo al punto prelievi con 17 minuti di ritardo. Chiedo scusa all’accettazione per il ritardo, raccontando quando sopra…e lei dolce mi fa: ” a ma non ti preoccupare Veronica” con il classico accento inglese.
E ho capito che anche loro la prendono con filosofia.
Quindi oggi sorpresa della sveglia, sorpresa del bus cancellato, sorpresa del mio ritardo e di come non fregasse niente a nessuno. Ma la sorpresa migliore del giovedì la visione del parlamento, la maestosità dei luoghi, che nonostante ci sia passata tante volte, oggi mi ha fatto impressione. Forse ero dal lato giusto del ponte!
Ps avevo provato a cancellare l’appuntamento ma c’era un call center e io sorda non è che abbia un buon rapporto con la telefonata.
Pps al ritorno ho preso uno spostapoveri per provare un altro percorso alternativo. Non mi è piaciuto. Preferisco la metro. e ovviamente al ritorno le aree sosta taxi, piene!