Dove vorrei essere adesso
Sono giorni strani, confusi, tristi amareggiati. Ecco dove vorrei essere adesso. In una spiaggia, lontano da tutti, da sola senza telefono, senza medicine, solo io e basta.
In queste ultime due settimane ho vissuto momenti brutti, in cui scoppiavo a piangere senza motivo. Pensierosa, ansiosa. Poi ho cercato di non pensare, ma non è cos’ facile.
Il 4 febbraio ho fatto l’ultima chemio. L’ultima prevista delle sei inziali. Poi risonanza magnetica di controllo e visite tra i dottori per capire cosa fare.
Ieri prima visita. Un controllo. Sapevo quello che mi avrebbe detto il dottore, ero preparata…Così pensavo! povera scema. Sentirselo dire mi ha fatto male, sentire quelle parole mi ha fatto piangere, essere triste ma soprattutto incazzata con tutto e tutti. Perchè una cura e le medicine ti salvano da una cosa, ma ti tolgono qualcosa.
E ancora non sono pronta a parlare direttamente di quello che mi hanno tolto.
Domani invece altra visita. Quella dove si dovrebbe capire che terapia poter fare, se cambiarla oppure no. Anche li mi aspetto quello che mi dirà la dottoressa, mi aveva accennato. Ma come ieri, niente poi ti prepara a sentirlo davvero.
(poi per me sentire, visto che sono anche sorda con impianto, ha tutto un altro effetto).
Mi sono dimostrata forte, quella che ride, che non pensa, e come ho scritto su instagram serve ironia e autoironia.
Ma a volte, come oggi, come ieri e chissà forse anche domani serve solo essere arrabbiati! a volte serve quello.
A me serve quello, per non pensare davvero che quello che mi sta succedendo sia reale. Per staccare il cervello, la testa, i pensieri più tristi e cupi.
Ecco dove vorrei essere adesso. In un luogo sicuro, lontano, solitaria. A lasciarsi cullare dal vento, al colore del sole al rumore del mare.
Perchè dopo tre anni di malattia, vorrei guarire, vorrei non pensare e non vorrei più neanche una medicina.